COMUNITA’ EDUCATIVE: ALLARGHIAMO LO SGUARDO

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Prende sempre più forza a Roccaporena quello che ci piace chiamare lavoro collettivo sulla possibilità.

Lo scorso 17 luglio, infatti, sul sentiero di Rockability si sono aggiunti nuovi esploratori, desiderosi di aprire e condividere spazi di confronto.

Educatori e referenti di comunità socio-educative provenienti da vari territori della nostra Regione (Terni, Narni, Amelia, Foligno, Perugia) hanno risposto all’appello del CNCA Umbria (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) e carichi di aspettative si sono coinvolti nel laboratorio partecipativo “La sfida delle comunità intraprendenti”, una giornata per ritrovarsi intorno a riflessioni, affatto scontate, sul ruolo che le comunità educative per minori possono assumere nell’animazione territoriale, nello sviluppo e nel mantenimento di reti e pratiche comunitarie.

Temi complessi, ma particolarmente necessari in un tempo, oggi, di ripartenza post-covid in cui è prioritario, come non mai, dare senso ai vissuti e costruire pensiero per ri-orientarsi dopo che molte certezze sono saltate.

Temi complessi, inoltre, che si intrecciano in modo significativo con il percorso di rigenerazione che la comunità di Roccaporena ha avviato per la rinascita del “centro educativo”. Una comunità che sta ri-disegnando da oltre un anno i suoi perimetri di spazio e di contenuto per riaprirsi ai ragazzi proponendo un’accoglienza rinnovata.

Ritrovarsi, per una giornata, ognuno fuori dalla propria quotidianità (Roccaporena questo effetto lo fa!) ci ha permesso di sostare nel pensiero e di approcciarci in modo condiviso alle riflessioni e alle questioni che le comunità educative sentono forti e necessarie. Un’azione di riflessività che non sempre è possibile garantirsi nei propri contesti.

Lanciata la provocazione “Cosa accade se percorsi di cura e tutela sollecitano una relazione di interdipendenza tra l’empowerment individuale e quello collettivo? Quale ruolo abilitante possono assumere le comunità socio-educative, oggi, nel generare valore e impatto territoriale?”, il primo grande bisogno è stato quello di ritrovarsi nei linguaggi e nei significati attraverso una pratica di comprensione ed interpretazione comune dei percorsi che ciascun territorio e ciascuna comunità esprimono.

Il confronto è appena iniziato e a questo primo step ne seguiranno altri, necessari, se davvero vogliamo insieme prefigurare azioni di sistema trasformative capaci di incidere e creare valore.

A settembre, quindi, il prossimo appuntamento a Roccaporena, ancora più allargato a territori e attori che, formalmente e informalmente, si occupano di accoglienza di minori, formazione, sviluppo locale e beni comuni.

Un grazie speciale, intanto, a chi ha raccolto la sfida e ha fatto Km di curve per unirsi a Rockability: Massimo Costantini, Albano Grilli, Tiziana Agabiti, Marisa Sensini, Paolo Calamita, Silvia Benedetti, Elisa Filipponi, Mauro Pacini, Susanna Biancifiori.