Mascherine in sospeso

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Uso e costume di un dispositivo di protezione individuale diventato il simbolo della confusione nella comunicazione.

Le vediamo usare ogni giorno in TV e sui social da politici, medici, giornalisti, da chi è in coda ai supermercati per fare la spesa o da chi porta la spazzatura ai bidoni per strada anche se non è accompagnato da nessuno.

Le mascherine le vediamo sotto il mento degli intervistati mentre chi parla lo fa ad un microfono fissato su lunghe aste, le vediamo in mano pronte ad essere indossate nel caso qualcuno si avvicini, le abbiamo notate durante le dirette televisive appoggiate sui tavoli delle riunioni, le notiamo sul viso di chi è alla guida di un’auto senza altri passeggeri o più creativamente spostate in testa come fossero occhiali da sole. Questi, e non solo questi, errori di utilizzo le fanno diventare potenziali diffusori non solo di virus ma anche di batteri e funghi.

Le indicazioni ufficiali e principali che, allo stato attuale delle conoscenze medico-scientifiche, dovrebbero fugare ogni dubbio arrivano dall’O.M.S. (Organizzazione Mondiale di Sanità) e chiariscono quando utilizzare una mascherina e come indossarla, usarla, toglierla e smaltirla. Sì, sono quattro fasi distinte e necessarie. Le trovi a questo link (il testo è in inglese ma con il traduttore di Google è facilmente leggibile il commento alle domande “Dovrei indossare una maschera per proteggermi? e “Come indossare, usare, togliere e smaltire una maschera?“).

Tali indicazioni sono riprese dal nostro Ministero della Salute nella sezione “FAQ – Covid-19, domande e risposte”, capitolo “Prevenzione e trattamento”, punti 7 e 8 a questo link.

Abbiamo appreso che ci sono mascherine così dette “chirurgiche”, colorate di blu o verde, che servono solo a proteggere chi ci è vicino e poi ci sono quelle che servono a proteggere chi le indossa e che dovrebbero essere usate solo da personale medico o comunque da chi è altamente a rischio di esposizione. Ma, come da alcuni proposto, l’uso “a tappeto” da parte di tutta la popolazione, può favorire un calo di attenzione e può portare ad abbassare la guardia, dimenticando alcune misure di prevenzione assolutamente necessarie come il distanziamento sociale e l’igiene delle mani?

Per chiarire questi aspetti consigliamo tre articoli:

Fanpage.it: “Mascherine chirurgiche, FFP2 e FFP3: differenza, durata e come usarle contro il Coronavirus” a questo link;

Wired.it: “Coronavirus, tutti i tipi di mascherina (e i loro pro e contro)”, a questo link;

Focus.it: “COVID-19 e mascherine: una questione necessariamente complessa“, a questo link.

Mascherine sì o mascherine no. Vogliamo una risposta semplice e sicura? Non la avremo mai perché dobbiamo toglierci dalla testa che esistono risposte semplici a problemi complessi, lo spiega molto bene Sergio Pistoi, biologo molecolare, giornalista e divulgatore scientifico, nel suo articolo “Mascherine per tutti: Q&A” e in questo piacevole video sul suo canale Youtube “Servono le mascherine?“.
Abbiamo anche sentito che qualcuno ha suggerito l’uso di sciarpe e i foulard. Dove si ferma la scienza e inizia la fantascienza?

La cosa migliore da fare è informarsi per costruirsi un’opinione e valutare i vantaggi e gli svantaggi. L’informazione deve essere professionale e può essere anche piacevole da ascoltare, come in questa intervista di Alessandro Cattelan a Roberta Villa (medico e divulgatrice scientifica) durante il programma radiofonico “Catteland” su Radio DEEJAY.

Ci sono tante posizioni, riflessioni e idee in merito al tema “mascherine sì o mascherine no”. Fateci sapere quali sono le vostre sui nostri canali Facebook e Instagram.


 

Aggiornamento del 18/04/2020:

Il Ministero della Salute ha emanato nuove indicazioni in merito all’uso delle mascherine sulla base del rapporto del Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). Le conclusioni che il rapporto dell’ECDC evidenzia le trovate QUI